La giustizia amministrativa ha conosciuto molteplici trasformazioni nel corso del tempo, anche al fine di adeguare le esigenze di tutela ai bisogni che emergevano dallevoluzione della società. Il giudice amministrativo si è sempre e progressivamente adoperato al fine di implementarne leffettività, in ciò anche coadiuvato dallincessante lavoro della dottrina, che al riguardo ha offerto contributi eccellenti. I più recenti interventi normativi in tema di giustizia amministrativa, tuttavia, pongono in evidenza la questione relativa alla organizzazione del lavoro giudiziario, anche al fine di acquisire elementi di efficienza nellambito dellesercizio della giurisdizione. Emergono quindi un insieme di momenti organizzativi, di atti e di attività che, pur non potendosi tecnicamente riferire alla giurisdizione, comunque ne supportano lesercizio. In tale rinnovato contesto, si propone un primo tentativo di ricostruzione sistematica di questo insieme, che viene appunto definito come (di) «amministrazione» della giustizia amministrativa. Dopo avere distinto giurisdizione e giustizia amministrativa, la ricerca analizza analiticamente alcune delle principali questioni che al riguardo emergono, tra cui il potenziamento dellUfficio per il processo, luso dellintelligenza artificiale nel processo, il rapporto tra la formazione dei precedenti dellAdunanza plenaria del Consiglio di Stato e la razionalizzazione del sistema, la divulgazione istituzionale della giurisprudenza. Ricostruiti taluni elementi di collegamento tra linsieme di queste attività e lesercizio della giurisdizione, ed evidenziate le criticità e le opportunità del nuovo contesto, si declina la prospettiva di una giustizia amministrativa che deve essere implementata non solo nei termini dellefficienza, ma anche nella sua dimensione qualitativa.