Il volume tratta la complessa e problematica materia della responsabilità degli amministratori di società di capitali per come disciplinata dal legislatore e per quello che è il formante sviluppato dalla dottrina e dalla giurisprudenza in quasi venti anni dalla riforma del diritto societario. Lanalisi è condotta tenendo anche conto delle novità introdotte dal nuovo Codice della crisi dimpresa e dellinsolvenza le cui disposizioni in materia hanno già visto concreta applicazione in giurisprudenza. Individuato il tipo di rapporto giuridico che si instaura tra amministratori e società, si passano in rassegna le più importanti teorie economiche elaborate per descrivere la relazione che lega gli amministratori non solo ai soci di controllo, ma anche a tutti coloro che in qualche modo entrano in rapporto con la società o che dalla sua attività vengono influenzati (c.d. stakeholders). Chiudono la prima parte alcune osservazioni in merito allimportanza assunta nel corso degli anni dai Codici di autodisciplina. La seconda parte è dedicata al tema delle clausole generali nel diritto societario e del diritto societario, oramai sempre più utilizzate e altresì necessarie per far fronte alla complessità della materia e alle continue e mutevoli esigenze economiche. La terza parte è dedicata allo studio dei doveri degli amministratori avendo prima affrontato il tema della diligenza e della perizia, oggetto di un dibattito ancora oggi non sopito. Si esamina la responsabilità degli amministratori alla luce della carica assunta allinterno del consiglio di amministrazione e del concreto adempimento dellobbligo di agire informati, con una diversità di disciplina tra deleganti e delegati. Si fornisce una definizione della business judgement rule che superi le tralatizie formule utilizzate. Chiude la terza parte la trattazione dei doveri degli amministratori della società in crisi, distinguendo lipotesi di perdita di continuità aziendale da quella di perdita del capitale sociale.......