"Questa seconda edizione vede la luce in un tempo di incertezza sul piano politico e normativo che segna, forse, un punto di svolta nella breve e pur tormentata storia dei rapporti tra il nostro Paese e le istituzioni europee. Nel corso dei suoi trent'anni di esistenza, il codice di procedura penale «Vassalli» (con le norme a corredo) è stato oggetto di numerosi interventi del legislatore nazionale, animati spesso dall'esigenza di adeguare gli schemi nazionali alle sentenze demolitorie della Corte europea dei diritti dell'uomo (basti pensare a quelle sulla contumacia, sulla pubblicità delle udienze, sul recupero del trattamento di maggior favore nella successione nel tempo delle norme in tema di giudizio abbreviato, sugli spazi vitali minimi nelle strutture carcerarie). A fronte delle decisioni più recenti in tema di misure di prevenzione, confisca, giudizio di appello, diritto al confronto con l'accusatore, si tratta di avviare un ripensamento critico sugli interventi del legislatore interno in funzione di adeguamento allo standard europeo del giusto processo. In questa prospettiva tutti i contributi pregressi sono stati radicalmente rivisitati e aggiornati, e in considerazione della tanto enfatizzata riforma dello statuto delle intercettazioni telefoniche si è ritenuto irrinunciabile l'inserimento di un contributo originale e inedito. Questa seconda edizione offre una panoramica poliedrica del diritto processuale penale, preziosa quale chiave di lettura nello studio dei complessi rapporti tra assetto interno e princìpi sovranazionali, dei dubbi interpretativi e dei non pochi profili di criticità che quotidianamente coinvolgono magistrati, professionisti e studiosi."