Le istituzioni politiche devono per forza essere lo specchio della diversità culturale che caratterizza le nostre società? Perché è tanto importante che un afroamericano abbia avuto la possibilità di diventare presidente degli Stati Uniti, o che il governo francese accolga una ministra di origine musulmana? Le quote rosa sono utili o dannose per l'eguaglianza fra i generi? Ed è necessario che il governo belga sia composto da un numero uguale di francofoni e di fiamminghi, o che l'esecutivo federale svizzero rifletta le differenti aree linguistiche del paese? In breve, è più giusto essere pro o contro quegli strumenti di "discriminazione positiva" che sono le quote? Il libro di Stojanovic affronta il tema, aprendo ciascun capitolo con un dialogo fra due studenti - Cosimo, favorevole alle quote, e Thérèse, contraria - il cui scambio di opinioni è successivamente commentato su un piano teorico. Viene così reso accessibile a un ampio numero di lettori un tema che coinvolge tutte le società: quello dell'instaurazione di una democrazia multiculturale stabile e aperta.