Il volume si propone di analizzare nella sua complessità il fenomeno dello scioglimento volontario delle società di persone e le implicazioni che lavvio della fase liquidatoria, come tale prodromica allestinzione, porta con riferimento alle possibilità operative e imprenditoriali dellente collettivo, come anche dei soci e dei liquidatori stessi.
In tale prospettiva, il lavoro procede, anzitutto, allanalisi dellistituto liquidatorio in generale, nelle varie declinazioni che assume nellordinamento, sia nel contesto societario che fuori, e alla verifica della presenza di limiti di azione connaturati con la sua stessa natura o con le modifiche eventualmente imposte allassetto degli interessi coinvolti, con particolare riguardo al rapporto fra soci e creditori sociali. Nella seconda parte, invece, la ricerca si concentra sulle regole legali che, nella delicata fase in discussione, rimodulano i poteri dei gestori, disponendo, per gli amministratori, il limite degli affari urgenti (art. 2274 c.c.) e, per i liquidatori, quello della necessarietà degli atti per la liquidazione (art. 2278 c.c.) e del divieto di nuove operazioni (art. 2279 c.c.).