PISANI, C. / / PROIA, G. / / TOPO, A. (A CURA DI)
Ogni lavoro è digitalizzato. A dispetto di coloro che vaticinavano la "fine del lavoro" a seguito della progressiva digitalizzazione della società, il lavoro è tutt'altro che scomparso e le due dimensioni, digitale e reale, si alimentano a vicenda. La differenza rispetto al passato è che ogni lavoro ha fasi di maggiore o minore digitalizzazione, e comunque viene svolto in un contesto che è ontologicamente digitale. Digitalizzazione significa necessariamente raccolta di dati, loro comunicazione, commistione, elaborazione. Dunque, anche senza considerare coloro la cui attività lavorativa è governata da processi digitali, è davvero difficile immaginare attività lavorative nelle quali la prestazione non richieda momenti di connessione digitale, inevitabilmente controllata. Nei contratti di durata, di cui il rapporto di lavoro è il migliore modello, le parti costantemente si scambiano dati, così come se li scambiano i soggetti variamente coinvolti nell'attività lavorativa.