Lintroduzione del comma 2 bis, nellart. 448 c.p.p., ad opera della legge n. 103 del 2017, che innovando rispetto al sistema dell88 per la prima volta, ha delineato i casi di ricorso in cassazione contro le sentenze di patteggiamento, diventa loccasione per riflettere ancora sul rito semplificato, sebbene dottrina e giurisprudenza, fin dai primi esordi dellistituto, si siano a lungo impegnate nella esegesi delle disposizioni che lo regolano. E, poiché la Carta dei diritti costituisce un punto di riferimento imprescindibile per il legislatore nel momento della produzione normativa ma, al tempo stesso, una insostituibile guida per lesegeta nella sua attività interpretativa, la lettura di quelle norme è condizionata deve essere condizionata dai precetti contenuti nella Costituzione. Dunque, solo dopo aver individuato gli irrinunciabili capisaldi sui quali fonda il modello di processo costituzionale si potrà procedere alla corretta ermeneusi della disciplina codicistica del patteggiamento, prediligendo linterpretazione che risulti ossequiosa di quel tipo di organizzazione o, laddove non sia possibile, riconoscendo la incostituzionalità dellistituto.