Il volume tratta della principale opera di Nerazio, giurista attivo fra la fine del I e i primi decenni del II secolo d.C., dal titolo ambiguo e dalla struttura apparentemente non sistematica. Emergono, dai passi trasmessi attraverso i Digesta di Giustiniano, la trattazione di problemi generali, quali lidea del ius come un sistema chiuso, lignoranza del diritto, il legame fra volontà e conoscenza dei fatti. Un ruolo di rilievo ha poi anche lhumanitas nei confronti degli schiavi, manifestatasi ai tempi di Nerva, allorché il nostro giurista ricoprì la carica di console. Alcune di queste caratteristiche e lassenza pressoché totale, nellopera, di riferimenti al diritto imperiale tratteggiano il profilo dellautore come illustre rappresentante dei ceti senatorî italici, spesso non ostili, ma neanche perfettamente allineati al potere dei principi.