Il diritto antidiscriminatorio può oggi dirsi inserito a pieno titolo allinterno di un sistema multilivello o multipolare, nel quale la Corte di giustizia, dialogando con le Corti nazionali, ha fornito un importante apporto creativo alla elaborazione delle categorie concettuali. Per questo motivo, il libro indaga levoluzione del diritto «vivente» in tema di discriminazioni, ponendo laccento sulle criticità sollevate dalle definizioni di discriminazione diretta e indiretta. Chiarita la linea di confine tra i due concetti e la portata delle relative cause di giustificazione, si passa a esaminare laltro principale nodo problematico, ossia lindividuazione della specialità del regime probatorio. Nella parte conclusiva dellindagine il modello di diritto antidiscriminatorio europeo, così ricostruito, viene posto a confronto con quelli, assai significativi, che contraddistinguono le esperienze tedesca, inglese e italiana. Lobiettivo è dimostrare lesistenza di un processo circolare di reciproco condizionamento tra tali modelli, che potrebbe preludere a una riconsiderazione di alcune categorie definitorie e ad un consolidamento del carattere paradigmatico della normativa in tema di discriminazioni di genere.