Il volume affronta la questione della determinazione della categoria contrattuale nel diritto sindacale italiano. Si tratta di un nodo irrisolto, non solo nella prospettiva di una legge per lestensione erga omnes del contratto collettivo, ma pure, attualmente, in ragione dei rinvii legali alle norme pattizie. Se infatti un ordinamento intersindacale effettivo è in grado di autoregolare lambito oggettivo di efficacia degli accordi, in un panorama frammentato caratterizzato dalla compresenza di più contratti per un medesimo settore merceologico o per settori non coincidenti la perimetrazione delle categorie è indispensabile per la misurazione e la comparazione della rappresentatività dei soggetti sindacali e la verifica del criterio maggioritario.
Lesperienza storica e comparata denota lesistenza di diverse tecniche di articolazione delle categorie o di risoluzione delle aporie tra ambiti oggettivi, attraverso strumenti eteronomi, autonomi, misti, mediati da terzi. Nellottica dellordinamento italiano, eventuali soluzioni legislative in materia devono riguardarsi alla luce dellart. 39 Cost., il cui primo comma garantisce la libera organizzazione sindacale, sebbene la seconda parte consenta la regolazione dellattività negoziale al fine dellefficacia generalizzata dei contratti. Si tratta dunque di indagare se, e in che limiti e modalità, il disposto costituzionale ammetta una disciplina delle categorie contrattuali collettive.