Sotto il nome di Florentinus compaiono nei Digesta di Giustiniano 41 frammenti tratti da unopera di Institutiones in 12 libri. Unico punto fermo circa la datazione dellA. è il terminus post quem al 161 d.C., data di morte di Antonino Pio, ricavabile dalla citazione di una costituzione di questo imperatore ricordato in uno dei frammenti del VI libro (D. 41.1.16, L. Flor. 9) con lappellativo di divus. Tuttavia, una serie di indizi ricavabili da singoli frammenti nonché alcuni contenuti etico-filosofici del manuale vicini a quelli della filosofia stoica e diffusi fra i giuristi severiani (ad es. lidea delleguaglianza naturale fra tutti gli uomini) fanno propendere per letà severiana. Lampiezza dellopera, la complessità di alcune tematiche trattate, loriginalità di molte soluzioni, il tecnicismo del linguaggio, la profondità concettuale di svariati ragionamenti rendono probabile che le Institutiones Florentini, pur destinate ad un pubblico di studenti, fossero nellinsieme ben più approfondite di quelle gaiane e siano state elaborate per un uditorio più specializzato. Si doveva dunque trattare di un ampio manuale di contenuto tecnico-giuridico che, pur partendo dalle basi, giungeva a un elevato livello di approfondimento.