DI EMILIO BALLETTI / MARINA BROLLO
È per me un onore e un piacere portare i saluti (seppur a distanza), come Presidente dellAidlass, a questo primo webinar che festeggia il battesimo di un nuovo gruppo di studio, intitolato Facciamo di ricerca sul lavoro. Sappiamo bene quanto sia importante la ricerca scientifica in questo
momento storico di trasformazione del mondo del lavoro e del modo di
vivere quotidiano.
Nel portare i saluti, permettetemi di complimentarmi, in primis, per la
felice scelta dellacronimo del gruppo F.A.R.I. che rinvia ad uno strumento rivelatore dellambizione di emettere segnali luminosi, acustici, di
riferimento e di aiuto per i naviganti, cioè di supporto ai giuslavoristi per
districarsi in questa sorta di palude giuridica, normativa e giurisprudenziale, del diritto dellemergenza da Covid-19.
Complimenti inoltre per la scelta azzeccata, di un tema caldo, quasi bollente, in questa estate pandemica. Il tema, coniugando il divieto di licenziamenti e la libertà dimpresa alla luce dei principi costituzionali, intreccia
interventi recentissimi non solo del legislatore, ma anche della giurisprudenza.
In questi giorni, ha visto la luce unimportante sentenza della Corte
cost. n. 150 del 2020, sulle tutele inadeguate in materia di licenziamento
individuale. Importante non solo in quanto, per la prima volta nei sessantacinque anni di vita della Consulta, firmata da tre donne (la presidente
Cartabia, la giudice Sciarra e la cancelliera Perrone), ma soprattutto perché
prosegue la riflessione critica sul livello modesto, quasi evanescente, di tutele previste dal c.d. Jobs Act in caso di licenziamento illegittimo. ......