La neutralità nell'IVA europea, pur essendo stata concepita dalle prime Direttive IVA come una regola di funzionamento dell'imposta, cioè come un obiettivo intermedio servente rispetto al raggiungimento di un obiettivo più grande la realizzazione di un vero mercato comune, da perseguire attraverso la garanzia di una libera concorrenza tra gli operatori economici e un'effettiva armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri, ha ricoperto negli anni il ruolo di pilastro intorno al quale ruota l'intero meccanismo impositivo. Questo le ha permesso di essere elevata a vero e proprio principio il quale, però, lungi dal poter essere qualificato e definito univocamente, ha assunto (e continua ad assumere) molteplici significati e funzioni che ne rendono oltremodo complicati l'applicazione e l'inquadramento. Il presente lavoro si pone l'obiettivo di fare chiarezza sulla neutralità, analizzandone l'origine, ricostruendone la definizione e individuandone la funzione nell'ambito delle due dimensioni (quella concorrenziale e quella giuridica) entro le quali si muove.