L'idea che il legislatore debba offrire una motivazione formale delle proprie leggi, esplicitando le proprie ragioni e giustificando le proprie decisioni, ha tardato ad affermarsi nella cultura giuridica occidentale, ma è ora sempre più accettata e applicata. Occorre dunque chiedersi quali buone ragioni possano essere usate dal "legislatore argomentante" nella motivazione esplicita delle norme emanate. Questo volume intende offrire un'introduzione al problema dei confini e delle caratteristiche della razionalità legislativa, presupposto necessario di una teoria della motivazione delle leggi. Esso s'inscrive nel filone di studi della cosiddetta 'legisprudenza', ossia lo studio delle questioni teorico-giuridiche direttamente connesse all'azione legislativa.