Il libro si propone di esaminare l'utilità della distinzione tra ordine pubblico interno e internazionale, nonché le modalità operative di questa clausola generale, da intendere non più soltanto come limite alla libertà negoziale o alla recepibilità di leggi e atti stranieri, a garanzia dell'identità culturale nazionale, ma anche come insieme dei principi identificativi con funzione promozionale. In questa prospettiva l'ordine pubblico è non più soltanto chiamato a tutelare l'interesse generale della società, bensì a esprimere e garantire anche i diritti, i doveri e le libertà delle persone. Di là da formali distinzioni, l'ordine pubblico è un concetto unitario non per identità di soluzioni, ma per identità assiologica dei criteri di giudizio. Sono le circostanze del caso concreto e i valori normativi in gioco che determinano le modalità con le quali tali valori vanno coniugati per raggiungere, di volta in volta, la soluzione più ragionevole.