Il volume indaga il fenomeno, radicato nellordinamento giuridico, della volontà, così detta, incompatibile, soffermandosi, non già sulle più immediate e intuitive accezioni, giuridiche, di incompatibilità: tra norme, tra funzioni, tra interessi o tra diritti, bensì sullincompatibilità propriamente intesa come impossibilità di coesistenza di due o più atti o negozî giuridici; più precisamente, di due o più volontà paritarie, poste tutte sul medesimo piano, contrastanti lun laltra, affidate a distinti atti o contratti, o financo solo a distinte disposizioni mortis causa o clausole contrattuali.
Entro i confini così tratteggiati, vengono esaminate le principali, esemplificative, fattispecie codicistiche di incompatibilità, che trovano riscontro negli atti unilaterali e in quelli collegiali, nonché nelle fonti dei rapporti di obbligazione e, in ispecie, nei contratti, prospettando la possibilità di qualificare lincompatibilità, se non come categoria dommatica, o principio generale, del diritto privato, quanto meno come criterio ermeneutico autonomo e integrativo, rispetto ai consueti criterî di ragionevolezza, di bilanciamento e di proporzionalità, diretto a orientare linterprete nella soluzione dei conflitti tra più volontà inconciliabili, onde sia stabilito quale debba essere considerata prevalente e quale, invece, vada ritenuta priva di efficacia. Lattenzione viene posta, infine, sulle modalità di manifestazione, sulla forma, sulla natura, sui caratteri, sugli effetti e sui limiti della volontà incompatibile, nonché sulle ipotesi di incompatibilità genetica o virtuale.