Nell'analisi del binomio quantomai attuale fra diritto penale e intelligenza artificiale, obiettivo dell'indagine è vagliare l'applicabilità dei classici meccanismi di imputazione della responsabilità quando, nella dinamica del reato, si collochino sistemi dotati di un certo margine d'autonomia. Prendendo le mosse da un inquadramento tecnico-normativo del tema, la ricerca si snoda attraverso l'analisi dei (non pochi) profili critici concernenti la diretta responsabilizzazione di un sistema intelligente, per poi concentrarsi sulle ipotesi di utilizzo dello stesso come strumento del reato, passando in rassegna le questioni problematiche della reducibility dell'evento lesivo, del responsibility gap, nonché dei possibili approcci normativi in prospettiva de iure condendo.