Con Adolf Loos, Josef Frank è forse l'architetto e il teorico che maggiormente contribuisce alla ricchezza e alla complessità del novecento architettonico viennese. La sua acuta critica all'architettura tedesca, durante gli anni venti e trenta, persegue con determinazione la ricerca di un moderno non dogmatico e libero da diktat formali. Il volume indaga un aspetto essenziale di questa critica: il suo debito con una tradizione rinascimentale di matrice italiana. Nella convinzione di una continuità, dell'appartenenza a una tradizione, una convinzione largamente condivisa in ambiente viennese, Frank non teme di utilizzare nel discorso architettonico, aggiornandole, nozioni che dipendono dalla lettura degli scritti di Leon Battista Alberti...