LAutrice presenta in questo volume il catalogo delle edizioni del XVI secolo possedute dalla Biblioteca centrale giuridica preceduto da unintroduzione relativa alla storia della biblioteca, alla descrizione del fondo antico e in particolare delle cinquecentine, con la riproduzione di un carteggio inedito del 1883 tra la BCG e la Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma. Il fondo antico della Biblioteca, costituitosi tra il 1866 e il 1883, accorpa i patrimoni librari della Cancelleria dellex Regno di Sardegna e delle congregazioni religiose soppresse di area nordica, toscana e della capitale e comprende 181 esemplari donati dalla Biblioteca Vittorio Emanuele, come evidenziato dai documenti del 1883. Tra le Cinquecentine, edite tra il 1505 e il 1599, sono presenti alcuni classici greci e latini, anche se prevalgono le opere a carattere giuridico: accanto ad un buon numero di trattati, consilia, spiccano gli esemplari del Corpus iuris canonici e del Corpus iuris civilis, completi o parziali, anche in formato in-quarto e in-ottavo. Degni di rilievo i commentari di Bartolo da Sassoferrato e Ubaldo degli Ubaldi, rappresentanti della nuova scuola delletà aurea, stampati in folio a Venezia da Lucantonio Giunta. Numerose le miscellanee di Andrea Alciati, il più grande e innovatore giureconsulto del Rinascimento, stampate a Lione da Sebastiano Grifo nel periodo compreso tra il 1543 e il 1548 e le prime edizioni critiche di testi pregiustinianei e giustinianei di Jacques Cujas.