In un'epoca in cui la giustizia minorile si trova compressa tra impulsi repressivi e nuove acquisizioni delle scienze cognitive e sociali, il presente volume si propone di affrontare in chiave critica e sistematica la questione dell'età minima imputabile. Frutto di una ricerca, che è stata condotta su base comparata, prestando particolare attenzione sia al quadro normativo nazionale che agli standard internazionali e sovranazionali, l'opera si apre con un'ampia panoramica storica sulla minore età quale causa di esclusione dell'imputabilità. Segue un'analisi approfondita delle categorie dogmatiche tradizionali dell'imputabilità e della pericolosità sociale del soggetto minorenne, alla luce della dottrina e della giurisprudenza più significative. Ne emerge la necessità, non ulteriormente prorogabile, di una profonda revisione del sistema sanzionatorio del "doppio binario", che valorizzi la distinzione sostanziale tra il minore imputabile e non imputabile, in un'ottica di effettiva tutela delle garanzie processuali e sostanziali del giovane autore di reato.